Qui alla Casa editrice europea si vedono cose che voi umani non potete immaginare (non per niente ve le racconto)
JaneDoe deve ottenere una cinquantina di didascalie da un Autore disordinato, disorganizzato e del tutto ignaro dell'utilizzo basic del computer. Incidentalmente, il nostro è anche docente universitario.
(Poi dice che i cervelli fuggono all'estero. Quello dell'Autore, per esempio, deve essere fuggito lontano lontano, e da lunga pezza. NdR)
Per scongiurare questa più che potenziale minaccia cosmica, JaneDoe si attrezza a prova di idiota (o almeno ci prova) e consegna all'Autore le copie cartacee di tutte le immagini da commentare, diligentemente numerate Autore_1, Autore_2, etc. Inoltre JaneDoe prepara, rigorosamente in Word, una tabella con due colonne: "Immagine" (sotto cui sono riportati tutti i suddetti numeri, Autore_1, Autore_2, etc.), e "Didascalia" (sotto cui l'Autore dovrebbe inserire le relative didascalie, ma il condizionale è d'obbligo).
JaneDoe illustra tutto questo materiale all'Autore, facendogli più volte notare che sul retro di ogni immagine è stato diligentemente riportato il numero di riferimento: Autore_1, Autore_2, etc. e che questo numero corrisponde, guarda tu la coincidenza, a quanto compare nella prima colonna della tabella.
"OK", commenta con nonchalance l'Autore.
Dopo UN MESE, l'Autore arriva in Casa editrice con una stampa della tabella, chiedendo a JaneDoe:
- di aggiungere più spazio tra una riga e l'altra, altrimenti "le didascalie vengono tutte appiccicate" (testuale);
- di numerare in sequenza le immagini, 1, 2, 3 etc., sennò non si riesce a riconoscerle. No, la numerazione Autore_1, Autore_2, etc. non è abbastanza esplicativa.
Ora, si domanda JaneDoe, per quale motivo non è possibile sopprimere fisicamente personaggi del genere?