23 luglio 2010

Aziende nel terzo millennio

Mattino di un giorno qualunque (ieri, per esempio). JaneDoe sta amenamente smanettando sul PC quando nel suo ufficio irrompe il Capo dei Capi. The President. Il Supremo.
- Buongiorno Jane, come va?
- Bene Presidente, e lei? 
Con disinvoltura dovuta a lunga pratica Jane chiude le finestre di Messenger, del blog, del giornale, delle vendite di scarpe on line etc. Il Presidente non le bada, preso da ben altri problemi.
- Senta Jane, alcuni amici con cui mi incontro hanno il profilo Facebook, mi hanno consigliato di iscrivermi per tenermi in contatto ma io non voglio essere riconoscibile per tutti, posso iscrivermi con uno pseudonimo secondo lei?
- Certo Presidente, non c'è problema; può iscriversi con il nome che preferisce.
- Ah, bene.
Silenzio. Il Presidente guarda JaneDoe. JaneDoe guarda il Presidente, consapevole di un qualche sottinteso che le sta sfuggendo. Alla fine, un'intuizione.
- Ehm... Se vuole, facciamo il suo account Facebook insieme, adesso.
- Ah sì sì!

JaneDoe compila quindi, con il Presidente accanto, il complicatissimo form di iscrizione a Facebook (Nome-Cognome-Email-Password), poscia gli spiega come accedere (deve inserire email e password. Sì, quelle che abbiamo usato per l'iscrizione) e come aggiungere amici ("Ma possono anche aggiungermi loro, no?"). Infine il Presidente se ne va (grandemente rimpianto).

La giornata prosegue, e finite le sue 8 ore JaneDoe se ne va a prendere il suo bus per tornare a casetta. Per strada squilla il cellulare.
- JaneDoe sono il Presidente, mi scusi se la disturbo ma non riesco a entrare in Facebook: mi spiega come posso fare?

(E qui il sottinteso è: colpa tua che prima non mi hai spiegato bene)

3 commenti :

  1. E ora, come punizione per non aver spiegato bene al Presidente come si accede, dirai a tutti qual'è lo pseudonimo del capo così che possiamo tartassarlo di richieste di amicizia. A proposito...a te poi l'ha chiesta l'amicizia su FB? ;-)

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  2. Eh eh, sarebbe una vendetta teribbile... Io, da parte mia, vivo nell'angoscia che mi chieda l'amicizia: rifiutarla sarebbe alquanto controproducente, temo, ma accettarla significherebbe l'inizio di un duro regime di autocensura...

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